Cristofania

 

Cristofania è la manifestazione (il manifestarsi?) di Cristo alla coscienza umana; abbraccia una esperienza di Cristo e una riflessione critica della stessa” (La pienezza dell’uomo. Una cristofania, Milano 1999/2003).

Cristo è la manifestazione diretta di Dio alla coscienza umana e, come dice il titolo di uno degli ultimi libri di R.Panikkar, è “la pienezza dell’uomo”, “il simbolo reale della divinizzazione” e la manifestazione visibile e pubblica della verità di Cristo, che non attiene solamente al cristianesimo:

“Cristo è la pienezza della vita, questa Pienezza, che ha tanti nomi, nella tradizione cristiana è chiamata Gesù, il Cristo…Sta al kairos cristiano del terzo millennio…superare il monoteismo abramitico senza mettere in questione la legittimità e la validità delle religioni monoteiste. Questo superamento…non vuol significare la negazione del divino ma piuttosto l’apertura alla grande intuizione della Trinità (La pienezza dell’uomo).

Cristofania è, per questo, più che Cristologia. Oltre a tentare di elaborare una riflessione su Cristo e l’essere umano con un chiaro riferimento alla Trinità, è cosciente del fatto che la Cristologia è di solito un prodotto occidentale vincolato a una cultura concreta e che ha agito solo dall’interno di questo ambito. La Cristologia odierna “non è cattolica, ovvero universale”, e può esserlo veramente solo aprendosi alle altre culture e religioni. La cristologia, inoltre, non può essere una parte della teologia e della conoscenza, un frammento del tutto.
La Cristofania è la riflessione cristiana che il terzo millennio deve elaborare:
Non pretende offrire un paradigma universale né un modello necessariamente da adottare, ma solo una immagine credibile di Cristo per tutti gli uomini.
E’ una parola cristiana ma aperta alla problematica universale in modo concreto e quindi limitato.
E’ usata nel senso di “phaneros delle scritture cristiane”; manifestazione visibile e pubblica della verità. Cristo è la manifestazione diretta di Dio alla coscienza umana e rappresenta un’esperienza.
La cristofania non ignora né pretende abolire la tradizione cristologia precedente, ma pretende invece porsi in continuità ad essa per approfondirla.
Cristofania “suggerisce che l’incontro con il Cristo non si possa ridurre al semplice approccio dottrinale o intellettuale”, ma vuole elaborare una riflessione su Cristo e l’essere umano con chiaro richiamo alla Trinità: “Il logos è anche il Logos di Dio, ma il Logos non è “tutta” la Trinità e, benché lo Spirito sia inseparabile dal Cristo vivente, non è subordinato al Logos. La Cristo-fania nulla toglie alla Cristo-logia, ma si mostra aperta alla realtà dello Spirito.
Questo atteggiamento contemplativo, mistico, pone la cristofania in un atteggiamento più ricettivo, a differenza di una ricerca più aggressiva da parte della ragione.
Questa nozione di Cristo deve comprendere sia la figura del passato storico sia la realtà del presente. Panikkar non prescinde dal Gesù storico, ma non si limita a lui (“Cristo non appartiene solo al passato”). La cristofania è una riflessione aperta alla scritture cristiane, ma dialoga con le altre religioni; aperta a un dialogo con il passato (anche quello precristiano) e con il presente (anche quello non cristiano) in particolare con la mentalità scientifica contemporanea.
La cristofania, quindi, cercando una integrazione della figura di Cristo in una cosmovisione più ampia, “non esclude a priori nessuna epifania del sacro e del divino”.

Raimon Panikkar

sito ufficiale

“Scrivere, per me, è vita intellettuale
e anche esperienza spirituale…
mi consente di approfondire il mistero della realtà.”