Raimon Panikkar

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Fede, Ermeneutica Parola
Tomo II del Vol. IX
Opera Omnia
Milano (Jaca Book) 2016



Mentre il primo tomo del volume Mistero ed Ermeneutica trattava di mito, simbolo e culto, tre forme attraverso le quali l’uomo si apre al mistero della Realtà, il secondo tomo è dedicato alla fede, all’ermeneutica e alla parola come espressione di questa apertura. La prima sezione si articola intorno alla fede, alla sua natura, e cerca di rompere la monopolizzazione della fede ad opera di una certa sua interpretazione ristretta. Solo il carattere simbolico delle parole e il loro uso in senso mitico può vincere la tendenza della nostra ragione ad arrogarsi il monopolio sul significato delle parole. La seconda sezione cerca di applicare l’ermeneutica ad alcuni dei problemi presenti nell’odierno incontro tra religioni e nel confronto tra le varie visioni del mondo. Lo sforzo qui è di integrare le interpretazioni, dettate dalla situazione contemporanea, della cosiddetta teologia fondamentale. Da questa prospettiva ermeneutica viene esaminato un esempio fornito principalmente dalla religione cristiana. L’ultimo capitolo analizza un aspetto importante di ogni religione, che sembra essere stato spesso indebitamente trascurato. La secolarizzazione e la religione trovano certamente un punto di incontro nel sottolineare l’importanza non solo della liberazione, ma della libertà. La terza sezione è composta da quattro testi che affrontano il tema del rapporto tra Uomo, Realtà e Parola, ciascuno da una particolare prospettiva. Si tratta di testi pubblicati in differenti tempi e occasioni, e in differenti contesti culturali, dall’India alla Catalogna. Analizzano in modo sintetico e stimolante la problematica dal punto di vista filosofico, religioso e scientifico, facendo confluire in un’unica esperienza intellettuale e spirituale le intuizioni del pensiero dell’Oriente e dell’Occidente, in particolare il pensiero indico e la filosofia e il cristianesimo occidentali. Seguono altri articoli sulla filosofia del linguaggio.

 

“Scrivere, per me, è vita intellettuale
e anche esperienza spirituale…
mi consente di approfondire il mistero della realtà.”