“Colligite fragmenta” . Particolarità, universalismo e relatività

 

Colligite quae superaverunt fragmenta, ne pereant” (Giov.6,12). Non si disprezza nulla, non si lascia nulla da parte. Tutto è integrato, assunto, trasfigurato…Pensare tutti i frammenti del nostro mondo attuale per riunirli in un insieme non monolitico, ma armonico” (La realtà cosmoteandrica, Milano 2004)

“Non possiamo vivere più oltre in compartimenti stagni e narcisisticamente soddisfatti in isolamenti che cessano di essere splendidi per diventare miserabili… Si tratta della interconnessione di tutto con tutto, come evidenziano praticamente tutte le mistiche” (“Mistica comparata?”, La mistica en el siglo XXI, Madrid 2002).

Dio è relatività radicale o reciprocità totale”. Si vuole con ciò sottolineare il carattere di relazione costitutiva di tutto con tutto, il che è molto diverso da un puro e semplice relativismo.. Il relativismo è pessimista e distrugge ogni criterio di verità, ivi compreso il proprio; la relatività, al contrario, lascia in piedi i criteri della verità senza però assolutizzarli” (Il silenzio del Buddha, Milano 2006).

Di fronte al riduzionismo tipico del pensiero occidentale, la caratteristica principale di Panikkar è l’ossessione per il tutto, per giungere alla realtà in tutta la sua pienezza, per un’armonia tra le diverse realtà particolari e le diverse concezioni culturali dell’Occidente moderno e dell’Oriente. Si tratta di avvicinarsi ad una autentica “visione del tutto”.
E’ per questo che particolarismo e universalità sono indissolubilmente connessi nella riflessione e nella vita di Raimon Panikkar nella ricerca dell’interrelazione che esiste di tutto con tutto. Non si può riuscire a cogliere realtà totale se non partendo dal particolare concreto. Panikkar sa che non si può essere veramente universali senza essere radicalmente particolari, concreti. La interconnessione o interdipendenza è un elemento fondamentale nel buddismo e in altre tradizioni.

 

Raimon Panikkar

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“Scrivere, per me, è vita intellettuale
e anche esperienza spirituale…
mi consente di approfondire il mistero della realtà.”